I serbatoi di contenimento standard hanno solitamente forma cilindrica con fondo conico o bombato e sono disponibili in diverse capacità. Sul fondo è saldato un manicotto dotato di attacco DIN o TRICLAMP per la connessione alla pompa di mandata. Può essere presente anche un bocchello di scarico rapido con relativa valvola a sfera manuale.
Nei casi in cui occorra mantenere il fluido alla giusta viscosità si può prevedere una intercapedine di riscaldamento lungo il fusto del serbatoio nella quale vengono inserite opportune resistenze. Nell’intercapedine viene solitamente fatto ricircolare olio diatermico o acqua riscaldata tramite una caldaia, ed eventuale scambiatore di calore opportunamente dimensionati. L’isolamento termico con l’ambiente viene realizzato con lana di roccia protetta da un lamierino esterno saldato.
Un sistema alternativo è costituito dalle fasce scaldanti a resistenza elettrica facilmente applicabili esternamente al serbatoio e dotate di un proprio termostato di regolazione.
L’organo agitatore è installato sul coperchio del serbatoio di contenimento. Il coperchio è bullonato al serbatoio in modo da potere estrarre integralmente l’organo agitatore per assolvere alle ordinarie operazioni di pulizia e di manutenzione.
L’organo agitatore è costituito da un albero motorizzato in fondo al quale è montata una girante.
Sono disponibili giranti con diverse geometrie: a pale, ad elica marina e a turbina.
Le giranti a pale si utilizzano quando si devono tenere velocità di rotazione basse per non generare forti turbolenze che possano alterare le proprietà fisiche delle parti solide da disperdere.
Le giranti a elica sono efficaci lavorando a velocità medio alte. Si utilizzano per mantenere le particelle solide in sospensione e ottenere così una buona dispersione.
Le giranti a turbina lavorano a velocità elevate e vengono utilizzate qualora sia necessario incorporare aria come ad esempio avviene nella preparazione di emulsioni o di soluzioni gelificanti.
L’organo agitatore è azionato da un motore asincrono opportunamente dimensionato per potere essere gestito tramite inverter. In questo modo è possibile scegliere la velocità di rotazione più efficace per ottenere una buona dispersione.
In alternativa, o unitamente alla girante, è possibile collegare al serbatoio una pompa ausiliaria di ricircolo per tenere continuamente in movimento il liquido nel serbatoio e non fare sedimentare le particelle solide presenti.
L’alimentazione del serbatoio può avvenire manualmente o automaticamente mediante opportuni sistemi di dosaggio.
Sul coperchio è presente un portello apribile a ribalta con griglia di protezione, ed eventuale micro-interruttore di sicurezza, da utilizzarsi nel caso di alimentazione manuale.
Il coperchio può essere dotato anche di opportuni ugelli e sfere di lavaggio per potere effettuare pulizia sul posto.
Se l’alimentazione viene effettuata automaticamente, o per gravità o mediante una pompa di trasferimento, sul coperchio è presente un manicotto con una valvola a sfera comandata elettro-pneumaticamente per l’introduzione del liquido, le bocche di ingresso per i prodotti in polvere e un bocchello di sfiato dotato di un filtro anti-intrusione.
Per controllare la quantità di liquido in ingresso i Dissolutori volumetrici MLQ possono essere dotati di opportuni sensori di livello. Se le quantità sono variabili possono essere installati in linea specifici apparecchi di misura come conta litri, misuratori magnetici e massici mediante i quali si comandano valvole on-off o proporzionali ed eventuali pompe di trasferimento. Il funzionamento di questi dispositivi è dipendente dal tipo di liquido, pertanto sono necessarie specifiche calibrazioni che vanno periodicamente verificate.
Per i prodotti in polvere si possono utilizzare dosatori gravimetrici a coclea della serie CHW, CHY, o a doppia vite della serie BHW, BHY o a canale vibrante della serie VFW, VFY in funzione dei prodotti da dosare.
Nella versione gravimetrica MLQY il dissolutore è sospeso su celle di carico tramite il suo serbatoio opportunamente dotato di mensole perimetrali di supporto. Le celle di carico utilizzate sono del tipo off-center o a flessione in acciaio inox, disponibili anche in versione Atex nei casi in cui è richiesto.
I Dissolutori gravimetrici MLQY, equipaggiati dei loro dispositivi di controllo peso, costituiscono una valida alternativa ai Dissolutori volumetrici MLQ e ai loro apparecchi di misura. Hanno il vantaggio di essere indipendenti dal tipo di liquido interessato e per i prodotti in polvere possono essere utilizzati i dosatori volumetrici a coclea della serie CH, a doppia vite della serie BH o a canale vibrante della serie VF.
A dissoluzione ultimata il fluido ottenuto viene inviato agli utilizzi mediante una opportuna pompa di trasferimento. La tipologia della pompa viene scelta in base alle caratteristiche del fluido ottenuto ( densità, viscosità, grado di abrasione, dimensione massima di eventuali parti solide residue ), e la taglia in base alla portata necessaria per ottemperare al tempo di trasferimento richiesto. Le pompe di trasferimento più utilizzate sono del tipo a membrana, monovite, a lobi e a pistone poiché sono in grado di gestire fluidi con presenza di parti solide ed anche con densità e viscosità mediamente elevate.
A completamento possono essere installati sulla linea di mandata dispositivi di intercettazione e parzializzazione, come valvole on-off e proporzionali, valvole di non ritorno o di contro-pressione.
I materiali di costruzione maggiormente utilizzati sono l’acciaio inox Aisi 304 e 316L.
Le superfici a contatto con il prodotto possono essere semplicemente passivate o anche lucide a specchio.
Le superfici esterne sono satinate 180 mesh. E’ possibile averle anche micro-pallinate o elettro-lucidate su richiesta.
Per le guarnizioni vengono utilizzate gomme idonee per il contatto con gli alimenti, come SBR o PTFE. Disponibili anche certificazioni FDA su richiesta.
Le tubazioni di collegamento tra serbatoio e gruppo pompa sono flessibili e disponibili in diversi materiali, come PVC, NBR, EPDM e UPE a seconda del prodotto da dosare. Disponibili anche certificazioni FDA e Atex su richiesta.
A completamento possono essere forniti quadri elettrici e relativi pannelli di controllo con dotazione di software progettato specificamente per assolvere alle funzionalità richieste.