Caricatori Pneumatici
della serie ATS, AJS, ATSY, AJSY, ATS-R, ATSY-R
Caricatori pneumatici trifase della serie ATS

Vista interna

Caricatori pneumatici con generatore di vuoto della serie AJS

Vista interna

Caricatori pneumatici trifase a ciclo continuo della serie ATS-R

Vista interna

Scarico in continuo

Caricatori pneumatici gravimetrici della serie ATSY e AJSY

Celle di carico

Celle di carico

Vista interna

Sono apparecchiature idonee per ricevere prodotti solidi sfusi , sia granulari che in polvere, convogliati mediante un sistema di trasporto pneumatico in vuoto.
I Caricatori Pneumatici ATS e AJS sono delle tramogge di ricevimento, di forma cilindrica, nelle quali viene creato il vuoto mediante una unità aspirante (UATC,UATV,UAVL).
Il prodotto da trasferire viene aspirato dal suo contenitore di stoccaggio e convogliato nella tramoggia di ricevimento attraverso una tubazione dedicata.
Il trasferimento avviene per cicli ripetuti e costituiti da una fase di carico e da una di scarico prodotto.
Generalmente i Caricatori Pneumatici ATS e AJS vengono utilizzati per alimentare macchine di produzione che hanno un funzionamento continuo. Queste macchine sono dotate di una tramoggia di alimentazione sulla quale viene collocato il caricatore pneumatico che provvede a mantenerla sempre carica. Il Caricatore Pneumatico è chiuso nella parte superiore da un coperchio a tenuta sulla sommità del quale è montato un bocchello di collegamento con la linea del vuoto. Il coperchio è fissato alla tramoggia di ricevimento mediante pomelli ed è totalmente removibile. La tramoggia di ricevimento del Caricatore Pneumatico è dotata di un bocchello di ingresso prodotto, montato lateralmente, e da una valvola di scarico a tenuta del vuoto posta alla sua estremità inferiore. Durante la fase di carico la valvola rimane chiusa in modo da mantenere il vuoto all’interno del caricatore. Terminata la fase di caricamento la valvola si apre e fa si che il prodotto venga scaricato e scenda nella tramoggia di alimentazione della macchina.
La fase di carico può essere definita da un tempo o, in alternativa, da un sensore di livello massimo installato nella tramoggia di ricevimento. I sensori di livello utilizzati possono essere di vario tipo, come capacitivi, rotativi a paletta, a vibrazione da scegliersi in funzione delle caratteristiche del prodotto.
Per prodotti poco scorrevoli può essere installato un vibratore pneumatico a ridosso della valvola di scarico utile per un completo e rapido svuotamento della tramoggia di ricevimento.
All’interno del Caricatore Pneumatico, subito sotto il coperchio, è collocato un filtro in tessuto che ha la funzione di separare il prodotto in arrivo dall’aria che ne veicola il trasporto. In questo modo il prodotto viene trattenuto nella tramoggia di ricevimento, dove si accumula per gravità, senza proseguire verso l’unità aspirante evitando così di arrecarle danni o possibili malfunzionamenti.
Il filtro viene continuamente investito dal pulviscolo che si genera durante il trasporto e che finisce per depositarsi stabilmente sulla superficie. A lungo andare questo fenomeno tende progressivamente a saturare il filtro che perde via via la sua permeabilità all’aria mettendo in crisi il trasporto pneumatico. E’ pertanto necessario mantenere il filtro sempre pulito ed efficiente. Per assolvere a questa necessità i Caricatori Pneumatici ATS e AJS sono dotati di un gruppo di lavaggio in controcorrente, costituito da ugelli a getto di aria compressa comandati da un’opportuna elettrovalvola. Gli ugelli sono installati sotto il coperchio e sparano l’aria contro le pareti interne del filtro favorendo il distacco delle particelle di polvere. Per aumentare l’efficacia della pulizia filtro, soprattutto con prodotti particolarmente polverulenti, si effettuano più cicli di sparo aria ripetuti in sequenza. Così facendo oltre ai getti d’aria si produce anche una azione meccanica intermittente sulle pareti del filtro che è un ulteriore aiuto per il distacco delle particelle di polvere.
Rimuovendo il coperchio del Caricatore Pneumatico si ha completo accesso sia al filtro che agli ugelli di sparo aria per le operazioni periodiche di manutenzione.
La logica di funzionamento del Caricatore Pneumatico prevede che il lavaggio del filtro venga effettuato ad ogni ciclo durante la fase di scarico, così da fare uscire le particelle di polvere unitamente al prodotto.
Uno o più serbatoi di accumulo aria compressa, collegati alla rete di stabilimento e installati a bordo del Caricatore Pneumatico, provvedono a fornire sempre la quantità d’aria necessaria per un adeguato lavaggio del filtro.
I filtri sono disponibili in diverse conformazioni: a membrana, sacco e a profilo stellare. Nei caricatori pneumatici di dimensioni maggiori possono essere installati anche filtri composti da gruppi di maniche o cartucce. La scelta è dettata dalla superficie filtrante che dipende, oltre che dal prodotto, anche dal volume d’aria necessario per potere garantire la capacità di trasporto richiesta. I filtri sono realizzati con tessuti disponibili in svariate composizioni, trame e grammature. Forme e composizioni del tessuto filtrante dipendono dal tipo di prodotto da trasportare. Per polveri molto fini si utilizzano tessuti spalmati in PTFE per aumentare il potere filtrante.
Il bocchello di ingresso prodotto è posizionato al di sotto del limite inferiore del filtro e si collega alla linea di trasporto. Sul lato interno alla tramoggia di ricevimento, in corrispondenza del bocchello, è fissata una bandella basculante a clapè con guarnizione a tenuta che si apre al passaggio del prodotto in ingresso e si richiude per peso proprio una volta terminata la fase di carico. La sua funzione è quella di impedire che l’aria generata dai getti di pulizia del filtro fuoriesca dalla tubazione di trasporto prodotto creando del pulviscolo in ambiente.
Il diametro del bocchello di ingresso prodotto dipende dalla portata oraria richiesta e dal tipo di prodotto da trasportare. Normalmente il bocchello è installato perpendicolarmente alla tramoggia di ricevimento. In presenza di prodotti granulari particolarmente fragili si prevede un bocchello di ingresso tangenziale che produce un effetto ciclone così da evitare che le particelle, urtando contro le pareti interne della tramoggia, si frantumino e il prodotto si danneggi.
I Caricatori Pneumatici della serie ATS vengono utilizzati in combinazione con i unità aspiranti con pompa trifase appartenenti alle famiglie UATC e UATV ai quali si collegano mediante opportune tubazioni che costituiscono la linea del vuoto.
I Caricatori Pneumatici della serie AJS utilizzano generatori di vuoto della serie UAVL che vengono installati direttamente a bordo.
I Caricatori Pneumatici della serie ATS possono essere installati in batteria ed utilizzare un unica unità aspirante come sistema di caricamento centralizzato. Nei sistemi di caricamento centralizzato le tramogge di ricevimento vengono servite una alla volta secondo una sequenza basata sull’ ordine di chiamata delle macchine da alimentare . L’ attivazione di ciascun Caricatore Pneumatico avviene per mezzo di serrande automatiche di intercettazione montate sui rispettivi bocchelli di collegamento alla linea del vuoto.
I Caricatori Pneumatici della serie ATS con le loro unità aspiranti con pompa trifase vengono utilizzati per alimentare macchine aventi capacità produttive massime intorno a 3500 Kg/h e coprire distanze di trasporto fino a 50 metri.
Per capacità più elevate si possono utilizzare Caricatori Pneumatici della serie ATS-R nei quali è installata una valvola stellare di scarico al posto della valvola a farfalla o a clapè. I Caricatori Pneumatici ATS-R lavorano in modo continuo e il carico del prodotto avviene simultaneamente allo scarico, eliminando così i tempi morti tipici del funzionamento per cicli. La valvola stellare è a tenuta del vuoto e va dimensionata in base alla portata richiesta. I Caricatori Pneumatici della serie ATS-R possono arrivare anche a capacità produttive di 9000 Kg/h.
I Caricatori Pneumatici della serie AJS si utilizzano normalmente per trasporti di piccola entità e nei casi in cui la portata d’aria sia contenuta a tal punto da non ritenere economicamente conveniente l’uso di una unità aspirante con pompa trifase. In questo caso le capacità produttive massime ottenibili sono di 1000 Kg/h e con distanze di trasporto fino a 20 metri.
I materiali di costruzione maggiormente utilizzati sono l’acciaio inox Aisi 304 e 316L, ma è possibile anche l’utilizzo di acciaio al carbonio su richiesta.
Le superfici a contatto con il prodotto possono essere semplicemente passivate o anche lucide a specchio nel caso di prodotti con scarsa scorrevolezza.
Le superfici esterne sono satinate 180 mesh. E’ possibile averle anche micro-pallinate o elettro-lucidate su richiesta.
Per le guarnizioni vengono utilizzate gomme idonee per la tenuta polveri, come SBR o NBR. Sono disponibili anche gomme alimentari anche con certificazioni FDA su richiesta.
Le tubazioni utilizzate per la linea del vuoto possono essere rigide o flessibili, o anche miste, in base a scelte dettate da convenienze di installazione. Le tubazioni rigide sono solitamente realizzate in acciaio inox mentre quelle flessibili sono in PVC atossico e antistatico con spirale di rinforzo annegata all’interno.
A corredo può essere fornita una sonda tubolare di prelievo in acciaio inox, da utilizzarsi per aspirare il prodotto direttamente da sacchi o da contenitori nei quali viene introdotta.
La linea del vuoto può anche essere alimentata da tramogge di presa prodotto della serie TPP, TPPW e TPPY che grazie a loro dispositivi di regolazione del flusso d’aria e di pulizia condotta garantiscono la migliore affidabilità ed efficienza del trasporto.
A completamento possono essere forniti quadri elettrici e relativi pannelli di controllo con dotazione di software progettato specificamente per assolvere alle funzionalità richieste.
La logica di funzionamento, realizzata tramite PLC, prevede di impostare i tempi e le sequenze delle varie fasi che compongono i cicli del trasporto pneumatico, e comprende anche la gestione della pulizia condotta nei casi in cui è prevista.
I Caricatori Pneumatici della serie ATS e AJS sono disponibili anche in versione gravimetrica (serie ATSY e AJSY ). In questo allestimento le tramogge di ricevimento sono dotate di mensole di supporto perimetrali che ne consentono l’installazione su celle di carico. Le celle di carico utilizzate sono del tipo off-center o a flessione, in alluminio o acciaio inox, disponibili anche in versione Atex nei casi in cui è richiesto. I Caricatori Pneumatici ATSY e AJSY consentono di trasferire una quantità definita di prodotto con una accuratezza migliore di quella che si può ottenere con cicli temporizzati o con un sensore di livello di riempimento. La logica che viene applicata in questo caso è quella del carico in somma di peso: allo start del ciclo di trasporto pneumatico il sistema azzera il peso in bilancia (tara) e ne segue il l’incremento progressivo fino al raggiungimento della quantità impostata, che determina la fine della fase di carico.
Con i Caricatori Pneumatici ATSY, ATSY-R e AJSY è possibile anche effettuare un dosaggio a batch del prodotto, scaricandone una quantità prestabilita. In questo il controllo del dosaggio batch è per sottrazione di peso: allo start della fase di scarico il sistema acquisisce il peso complessivo e ne segue il progressivo decremento. La fase di scarico termina una volta sottratta la quantità impostata.
Caricatori Pneumatici ATS e ATSY possono essere certificati Atex 21/22 e Atex 21/21.